Centrifughe da laboratorio, utilizzate generalmente per isolare rapidamente materiali che sedimentano velocemente (cellule, nuclei, acidi nucleici o proteine, etc.).
- sono utili per centrifugare provette con volumi relativamente piccoli (fino a 50/100 ml);
- hanno velocità intorno ai 4000 rpm (RCF fino a 4700 xg);
- possono alloggiare sia rotori ad angolo fisso che a braccio oscillante.
Tipi di rotore
I rotori a corredo delle centrifughe da laboratorio principalmente utilizzati si distinguono in:
- angolari o ad angolo fisso, in cui le particelle, muovendosi in senso radiale sotto l’influenza del campo centrifugo, incontrano la parete della provetta e scivolano su di essa fino al fondo formando un sedimento piccolo e compatto. Le provette sono ospitate in alloggiamenti inclinati secondo un angolo fisso, compreso tra 15 e 40°. Il cammino percorso dalle particelle è breve, la sedimentazione è rapida e avviene ad alte velocità.
- Rotori oscillanti o ad angolo variabile nei quali le provette contenti il campione, che a riposo sono in posizione verticale, durante la centrifugazione, assumono la posizione orizzontale, perpendicolare all’asse di rotazione. Durante la decelerazione, esse ritornano nella posizione originaria.
Il sedimento è depositato nel centro della provette e i limiti delle fasi si formano orizzontalmente. I rotori ad angolo variabile sono utilizzati quando bisogna centrifugare quantità più elevate di liquidi a media velocità.